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- Ernesta Adele Marando
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Il presidente Magi aveva convocato l’Assemblea dei Medici per le ore 10.00 del 19 Dicembre 2021. Ordine del giorno l’esame e approvazione del bilancio dell’Ordine dei Medici per il 2022. I lavori iniziavano alle ore 10,35 con la lettura da parte del segretario del verbale conclusivo della precedente Assemblea del 18 Aprile 2021che aveva approvato il bilancio 2021. Su indicazione del presidente Magi, si procedeva, come di norma, alla stesura del verbale per dare atto di tale adempimento e di eventuali osservazioni, prima di passare all’esame del bilancio 2022. Esame per cui l’assemblea era stata convocata. A questo punto il presidente Magi, invece di passare all’esame del bilancio 2022, chiedeva che l’Assemblea dei Medici iscritti all’Ordine di Roma e presenti con mascherine regolamentari, votasse il verbale dell’Assemblea del che aveva approvato il bilancio per l’anno 2021. Nonostante osservazioni sul verbale relativo al bilancio 2021 non fossero previste ma solo la lettura e l’annotazione di eventuali osservazioni, il presidente imponeva che l’Assemblea votasse comunque e a scrutinio palese e si procedeva alla votazione con la modalità imposta.
L’Assemblea dei Medici presenti, nonostante l’imposizione presidenziale contro il voto segreto, votava contro l’approvazione del verbale del bilancio 2021.
A questo punto invece di passare all’esame del bilancio dell’OMCEO Roma 2022, come dall’o.d.g. per cui era stata convocata l’Assemblea dei Medici, il presidente Magi dichiarava espressamente di volere conoscere le ragioni del voto contrario appena espresso da parte di ciascuno dei votanti, che già avevano subito l’imposizione di essere privati del diritto al voto segreto. E di fronte alle osservazioni di come si dovesse invece passare all’esame dell’o.d.g. relativo al bilancio 2022 per cui i Medici erano stati convocati, il presidente Magi dichiarava di sospendere l’Assemblea senza procedere alla stesura e completamento del verbale da cui risultasse quanto operato contro il dovere di trasparenza e diritti dell’Assemblea dei Medici. Senza dare spiegazioni il presidente Magi a questo punto dichiarava chiusi i lavori e andava via.