eclissiL’ultimo secolo appena trascorso è stato caratterizzato dalla velocizzazione del tempo con la diffusione globale delle notizie. In particolare negli ultimi decenni con l’avvento di internet e dei social. Ha fatto da padrona la suggestione indotta ad arte per piegare le masse da parte di professionisti della comunicazione. Da parte di coloro che hanno studiato i comportamenti umani e saputo toccare quei tasti per indurre una ipnosi di massa. Il secolo appena trascorso e questi primi vent’anni del nuovo secolo sono stati costellati da guerre prima combattute sui campi insanguinati da soldati ignari per che cosa stavano dando la vita. Ultimamente le modalità di combattimento hanno cambiato veste. Si lascia “la vita a casa”, malati e senza cure, incontro a una morte annunciata. Sempre di guerra si tratta.

Voglio soffermarmi su quanto accaduto in Italia da marzo 2020 a oggi. Quasi tre anni di vita sotto sequestro. Per editti ministeriali che nulla avevano di scientifico. È stato seminato il terrore, sono stati creati campi di concentramento in casa propria, la gente si è lasciata morire senza cure e in una devastante solitudine . Sono state isolate migliaia di persone in RSA e negli ospedali.
Considerati idonei ad essere curati coloro che, obbedienti, porgevano il braccio per farsi inoculare una, due, tre, quattro e ora cinque dosi di una sostanza, allo stato sperimentale, definita vaccino. “Vaccino” che non solo non ha immunizzato, tanto la sua continua somministrazione, ma ha prodotto eventi avversi alcuni gravissimi che hanno portato a invalidità fino ad assistere a morti improvvise.  Arresti cardiaci in giovani e in molti sportivi sani. Improvvisamente. Un numero impressionante mai registrato negli anni precedenti. 
In tutto questo nessun sostegno all'Anima. Anima senza un porto dove approdare. L’avvento dell’ateismo incalzante, il totem innalzato alla ragione, la mancanza di una visione spirituale ha portato alla desertificazione. Al nichilismo. Al negazionismo.

La Fede si è smarrita. La coscienza annientata. L’uomo è solo davanti alle difficoltà che si abbattono su di lui. Davanti alla morte. L’assenza di una sponda dove trovare consolazione in questo terribile deserto dello spirito è devastante. Sono state osannate le ragioni dell’illuminismo e del capitalismo. Nel 1900 abbiamo negato la morte e ora la morte ci viene sbattuta in faccia senza filtri in tutta la sua tragicità senza mediazione. Senza appello. Ci si trova impreparati a questa realtà. E non c’è nessuna religione a sostenerci. A salvarci con la speranza della rinascita. Della rigenerazione. Siamo stati lasciati soli. L’altare non è stato sostituito nemmeno da dei pagani. L’altare è vuoto.

Arriva l’apocalisse. Inizio anno 2020. Ci siamo trovati davanti a una realtà impensabile. Invasi e pervasi dalla narrazione della “nuova peste”. Attraversati dalla paura. Paralizzante.
Io medico non riuscivo a comprendere come i pazienti non si potessero avvicinare, visitare, curare. Perché affetti da un nuovo morbo sostenuto da un virus appartenente alla famiglia del coronavirus. Virus influenzali. Siglato come Covid19.
Ci siamo visti togliere da un momento all’altro: libertà, possibilità di cure, possibilità di contatti. Isolamento duro senza una vera certificata validata ragione. Un vero diktat da colpo di stato. Imposizioni da regime ottuso e violento. Inseguiti da elicotteri e militi a cavallo anche se solitari si correva sulla spiaggia d’inverno. Spiaggia deserta per chilometri. Spiati da droni. Sottoposti a una pioggia di provvedimenti violenti atti a spezzare la volontà e a sottoporci a massicce dosi di angoscia quotidiana. Con la perdita del lavoro se decidevi di non sottoporti al massacro annunciato dalla iniezione letale.

Io, come migliaia di colleghi medici in italia, da Nord a Sud, dopo un periodo, per fortuna breve di disorientamento, ho attinto alle mie conoscenze tecniche e ho capito che quello che ci veniva imposto era illogico e demenziale. Micidiale. Oltre che illegale!
Noi, in tanti medici, non potevamo stare inermi e non accogliere le richieste di aiuto, di cure, cure che esistevano, farmaci da banco, di chi era stato lasciato isolato in casa, da solo “in vigile attesa e Tachipirina” a gestire la malattia e la paura. Ci siamo uniti in una cordata nazionale, abbiamo creato gruppi e con l’ausilio di protocolli medici stilati da autorevoli colleghi, abbiamo iniziato a curare per telefono pazienti lontani, in altre regioni diverse dalla nostra, curare per videochiamata stando in attesa giorno e notte. Abbiamo maneggiato farmaci semplici ma dove il caso lo esigeva, farmaci potenti, da monitorare attentamente ora dopo ora. Con costante preoccupazione. Abbiamo passato le festività di Natale e Capodanno del 2021 e 2022 a casa, in vigile attesa e trepidazione osservando l’andamento della malattia nei nostri pazienti sconosciuti. Perché sapevamo che se fosse andato tutto bene, nessun onore. Solo la gioia di avere salvato una vita dalla “vigile attesa e Tachipirina “ ma se fosse andata male, anche per una complicazione da altra patologia collaterale non comunicata, saremmo passati noi direttamente all’inferno.

Abbiamo cominciato a dimenticare tutto questo. Per legittima difesa. Senza elaborazione. Abbiamo seppellito le nostre paure e il senso di morte che gli editti ministeriali ci hanno instillato. Compresa il terrificante appello di Mario Draghi. Se non ti vaccini muori!
L’infamia più grande è sottoporre a ricatto psicologico i genitori dei bambini. Se non li vaccini li ammazzi. E il ricatto ai figli verso i vecchi genitori: se non li fai vaccinare li ammazzi.
Dobbiamo svegliarci da questa ipnosi di massa. Dobbiamo tornare in noi stessi. Trovare in noi le risorse dello spirito sopito. Riprendere in mano il nostro destino opponendoci a chi vuole distruggerci perché esseri perfetti, creati a immagine e somiglianza di Dio. Dobbiamo essere forti e combattere contro l’ottusità e l’arroganza e non dimenticare mai quello che ci è stato fatto. 
La vita è una partita a pallone. Ci sono i vincenti, spesso quelli in sintonia con i poteri dominanti, e i perdenti, che in genere sono coloro che si oppongono alle varie dittature. Ai giochi aggiustati. Ma basta anche un solo "perdente", fortemente motivato, tenace e dalla parte della ragione che può scompigliare il gioco truccato. E cambia la storia. Abbiamo tanti fulgidi esempi.