Atto d'accusa contro ogni forma di ingiustizia - Giornale periodico on line a carattere politico e culturale

lassini-robertobr-procure-posterIl Capo dello Stato si infuria. La Letizia Moratti sindaco uscente a Milano minaccia di non ricandidarsi se c’è in lista Roberto Lassini (foto a sinistra), avvocato, autore del nefasto cartello. Insomma una sommossa in piena regola. I giudici si sentono colpiti da quella scritta “violenta”. Perché? Evidentemente, protagonistici come sono in ogni dunque, il monito secondo loro è rivolto alle toghe. Loro sono la “Procura”.

Questo si evince dalle loro rimostranze e dalla richiesta all’embargo dell’Avvocato Lassini. Ma le procure non sono “abitate” anche da cancellieri, funzionari e collaboratori vari? Non mi risulta che ad oggi, nessuno appartenente a queste categorie si sia sentito toccato e abbia esposto lagnanze. Perché i magistrati si?


Addirittura si legge sul Messaggero di oggi , in prima pagina,” Milano, il voto divide il PdL. Mai arrivata al Quirinale una lettera di scuse per i manifesti antipm”.
Ma BR sta per Pm?

morattiEppoi: Non esiste e non può esistere alcun procedimento nei confronti dell’Avvocato Lassini visto che nessuna autorizzazione al procedimento è stata data - e per quanto se ne sa non è stata neppure richiesta – dal ministro di giustizia. La Letizia Moratti se la prende con un Cittadino che non risulta neppure indagato. Evidentemente ignora questa norma. O fa finta di ignorarla.
( Letizia Moratti foto a destra)


Una lettura psicoanalitica della questione potrebbe portare ad una interessante interpretazione… Escusatio non petita accusatio manifesta! Perché i magistrati strepitano tanto e vogliono la testa di Roberto Lassini?

Ai tempi degli anni di piombo anni ’70 in diverse Istituzioni furono individuati tanti esponenti BR. Insospettabili. Cosa ha detto di tanto strano Lassini, nel dare un’indicazione a fare pulizia con una metafora chiara diretta e come, si è visto, efficacissima.


E la libertà di espressione?  A Lassini non è consentita! Altri invece hanno la licenza di esprimersi violando codici morali, etici, penali e nulla accade.  La Libertà di esprimersi in maniera violentissima e offensiva ad personam la tiene per esempio l’ex poliziotto, poi ex-magistrato di “mani pulite”. Pm a Milano nell’epoca di Tangentopoli. Primi anni ’90. Antonio Di Pietro. Tonino il molisano si scaglia contro il Presidente del Consiglio in carica, Silvio Berlusconi, dai palchi nelle piazze, dai salotti buoni televisivi dei talk-show alla moda, dagli scranni del Parlamento, ( vedi  articolo con videoclip di You Tube  in fondo), con un linguaggio da scaricatore di porto di Marsiglia. E con ingiurie ed offese gravissime. E non solo lui ha libertà di espressione. Nei video clip che troverete nell'articolo annesso vedrete una carrellata di personaggi in cerca d'autore. Aggressivi. Incattiviti. Ma per loro il Colle tace. Tutti tacciono. Per questi "personaggi" che fanno tendenza  nessuna accusa. Loro possono.


moratti-letiziaInvece Roberto Lassini non può. Può essere arrestato innocente ( vedi articolo precedente a questo su questo stesso giornale ). E stare muto. Lui, Lassini, per ammenda al terribile poster creato, se dovesse essere eletto deve giurare che rinuncerà al mandato popolare. Perché così Letizia Moratti rassicurata potrà ricandidarsi e dormire come una vestale con sogni puri. Ma dico. Siamo fuori di testa? Siete impazziti tutti quanti?

Primo. Chiedo: Perché i giudici si sono sentiti colpiti? Sono forse loro dei BR? Risposta. No. Non lo sono.
Secondo: Perché gli altri lavoranti alle procure non hanno fatto sciopero? Non hanno strillato al  vilipendio? Perché evidentemente la cosa non li riguarda. Mi rispondo. Oppure perchè sarebbero BR e si nascondono nel silenzio?

Siamo ormai in pieno delirio. Vi prego di soffermarvi sui due interrogativi. Attivate la testa.

elezioniCaro Roberto Lassini avvocato, se sarà eletto dovrà onorare le scelte degli elettori. E fare il consigliere a Milano. E se la sciura Letizia ha il prurito alla sua vista può dimettersi lei. Per esempio. Se dovesse mollare saremmo in molti autorizzati a pensare che lei non è l’uomo coraggioso e difensore non solo delle proprie idee ma anche della libertà di stampa ed espressione. Articolo 21 della Costituzione. Quella Carta che ci sbandiera il Colle ad orologeria E poi viene calpestata. Con gli scarponi chiodati quando “ carta canta”.


PS. Ad eterna memoria vi invito a leggere un articolo del 30 settembre 2010 di cui vi incollo il titolo e il link. Sui turpiloqui  di Tonino il parlamentare e compagni. Impuniti. Senza un vero perchè.
Ecco il titolo del pezzo che vi invito a leggere o rileggere. Si aprirà cliccando sul link.

Otto minuti d'insulti dall'onorevole Di Pietro al Premier Silvio Berlusconi durante il suo intervento alla Camera ieri, 29 settembre 2010. Otto minuti di infamità

http://www.radiocivetta.eu/index.php/archivio-mainmenu-44/644-di-pietro-sulla-fiducia-al-governo-berlusconi-29-settembre-2010-.html

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