Atto d'accusa contro ogni forma di ingiustizia - Giornale periodico on line a carattere politico e culturale

spatuzza-gaspareSpatuzza è l’ultima creatura degli inquisitori antimafia responsabili del degrado socio-civile-culturale che da trent’anni devasta l’Italia. Nessuna persona con un minimo di cervello darebbe spazio alle idiozie del neostudente di teologia. Possono farlo solo gli improvvisati inquisitori di lungo corso il cui senso logico è inversamente proporzionale alla volontà di partecipare alla vita politica italiana senza rischiare nulla e mantenedo un potere usurpato per la gagliofaagine del ceto politico che ha permesswo un simile sconcio. La maggioranza di Governo dimostrando ancora una volta la propria inconsistenza culturale e logica in occasione delll’ultima aggressione a opera degli sponsor di Spatuzza ha affidato la propia difesa alla più idiota delle considerazioni: nesuno più del Governo espresso da questta maggioranza “ ha mai fatto di più contro la mafia ed è per questo che la mafia ci aggredisce!”.
Il ragionamento insieme stupido e ingeneroso. E’ stupido in quanto non è stata la mafia ad aggredire la maggioranza e il governo, Berlusconi e Dell’Utri. La mafia a tutto concedere si sarebbe limitarta  a prestare Spatuzza agli inquisitorri antimafia assecondandone la vanagloria, l’esibizionismo e la volontà di guerreggiare senza rischiare nulla. Sono stati costoro che spatuzzizzati dal prestito e dalla certezza dell’impunità assoluta, qualsiasi idiozia facciano e somma spendano, per soddisfare le pulsioni che non hanno nulla a che spartire conn la giustizia, che si sono lanciati per fare l’impresa.
Per questo è stupido attribuire alla mafia quanto è ststo compiuto dagli inquisitori antimafia spatuzzizzati. E’ ingeneroso nei confronti di ormai diecine di migliaia di cittadini da anni incriminati, arrestati, spesso condannati innocenti sulla base sempre delle imprese degli inquisitori antimafia pentitizzati e che hannno potuto contrapporre alle accuse dei pentitisti associati a delinquere per lucrare benefici, puntualmente ottenuti, dagli in quisirtori antimafia soltanto la propria onestà di vita e di lavoro, la falsità delle accuse prive di qualunque valore intrinseco ed estrinseco e l’assoluta mancanza di elementi oggettivi di riscontro.

E’ evidente come questo solo può contrapporre il cittadino qualunque alla libdine pentitocratica degli inquisitori antimafia non avendo né il potere né la possibilità di svolgere combattimenti antimafia in cui altri si esibiscono.  La particolare ingenerosità è poi comnfermata dal fatto che questi cittadini hanno dato la loro fiducia all’attuale maggioranza fidandosi  delll’impegno a realizzare almeno in questa legislatura sedicesima, dopo l’inutile traccheggio della quattordicesima, la riforma della giustizia con la separazione delle carriere e l’introduzione, come avviene in tutti i paesi civili di sistemi di controllo delle capacità tecnico professionali speciee degli iinqisitori responsabili delle operazioni antimafia in modo da impedire che giochino con la vita e la libertà dei cittadini soggetti spesso privi del più elementare senso logico. Al contrario la maggioranza e il Governo sembrano avere dimenticato questo impegno e di fronte all’aggressione degli inqisitori antimafiaspadzzizzzati invece di accellerare la riforma della gistizia ed eccepire l’assenza di n minimo senso logico e di elementi oggetivi di riscontro nelle accuse del pentitista utilizzato dagli inqisitori si esibiscono nei belati osceni rappresentati dalla ripetizione ossessiva del “ nessno ha fatto più di noi”. E’ la conferma esplicita di come belando neppre in questa legislatura, maggioranza e Goveno abbiano la capacità di affrontare quei problemi di giustizia e di civiltà che fin dal millenovecentonovantacinque l’Ossevatore Romano – organo non  certo rivoluzionario della Santa Sede – enunciava avvertendo come ormai fosse diventata “ l’Italia un Repubblica pentitocratica che galleggia su un mare di comunicazioni giudiziarie”.
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