Atto d'accusa contro ogni forma di ingiustizia - Giornale periodico on line a carattere politico e culturale
olivetisciacchitanoenpamAlberto Oliveti magnifica sempre le opere dell'Enpam che gestisce incontrastatamente da circa un ventennio. Prima come vicepresidente poi come presidente. Con il risultato che lui, Alberto Oliveti, percepisce oltre mezzo milione di euro anno per le sue prestazioni quale presidente della Fondazione Enpam. Esattamente, parole sue, seicentotrentaseimila euro! Gli scritti alla Fondazione e che la Fondazione mantengono in vita, alcuni, troppi, non arrivano a duecento euro di pensione mensile dopo oltre quarantanni di contribuzione obbligatoria e senza nemmeno la tredicesima. Ergo un compenso pensionistico annuo di circa, per troppi medici, duemilacinquecento euro!
Questa è una nazione veramente dopo tutto può essere. Senza "scuorno" direbbe il popolo campano. Dove gli scrittori da tastiera whatsapp in collegamento costante e continuo con Luca Palamara ai vertici della magistratura hanno fatto e fanno ancora il bello e cattivo tempo. E parliamo di magistrati. E noi in tanti oppositori di un certo andazzo veniamo giudicati da magistrati che sono stati sul libro Palamara.Una tragica barzelletta!


unnamed1Dalla sentenza allegata, e scaricabile in pdf, a pagina 11/12 si legge tra l’altro:
<< … Il giudice penale ( a pagina 150 della sentenza – sentenza che non si è riusciti a reperire ndr ), nel dichiarare, come detto, prescritto il reato di truffa, ha affermato come “l’ampio compendio probatorio acquisito in dibattimento” non consentiva di ritenere sussistenti i presupposti per un proscioglimento nel merito degli imputati Dallocchio e Zongoli” e che “non può in particolare escludersi la sussistenza dei reati di truffa” addebitati ai convenuti. Innanzitutto, il Collegio ritiene che il comportamento dei convenuti è da ritenersi illecito, nell’ottica della responsabilità amministrativa, in quanto posto in essere in violazione di obblighi di servizio che imponevano loro, di rispettare determinate regole nel proporre agli organi deliberativi dell’Enpam l’acquisto dei titoli CDO in questione. Infatti, l’acquisto di questi ultimi, si poneva, in primo luogo, in contrasto con i principi fissati nello statuto dell’ente. Infatti, l’art. 8 di quest’ultimo stabiliva…>>.

E a pagina 20 si legge ancora: << In definitiva, dalle citate consulenze si evince come i CDO erano da considerarsi degli strumenti meramente speculativi, delle vere e proprie scommesse, in palese contrasto con il principale obiettivo della cassa previdenziale, ovvero, garantire il pagamento delle pensioni. Inoltre, sempre dagli atti del processo penale, risulta come i pacchetti che componevano i CDO erano stati creati dopo le rispettive delibere del consiglio di amministrazione con la conseguenza che il consiglio avrebbe, di fatto, deliberato gli investimenti al buio, senza essere stato informato nemmeno di tale circostanza. Quanto sopra rappresentato evidenzia non solo il carattere di estremo rischio per il capitale degli investimenti in questione, in contrasto, come detto, con la normativa interna dell’ente in materia, ma, altresì, il ruolo decisivo che hanno avuto i convenuti negli investimenti in questione. Quest’ultima circostanza è messa ben in luce… >>…
<< … Alla soccombenza segue il pagamento in solido delle spese di giudizio che sono liquidate in euro Così deciso in Roma, nelle camere di consiglio del 15/12/2020 e 12/05/2021.

Il Presidente-estensore Antonio Ciaramella F.to digitalmente 11.242,28 (Undicimiladuecentoquarantadue /28) Depositato in Segreteria il 29 luglio 2021 Il Dirigente Luciana Troccoli F.to digitalmente >>


Alcune osservazioni random:
Il Presidente Alberto Oliveti soavemente si vanta come l’Enpam, grazie alla costituzione di parte civile, sarà indennizzata per il danno subiti.
E se Giansalvo Sciacchitano non avesse presentato l’esposto? Di che si vanterebbe oggi Alberto Oliveti?
La citata sentenza della Corte dei Conti infatti fa riferimento al processo seguito all’esposto presentato il 18 maggio 2011 da 4 presidenti di Ordine e dal consigliere di amministrazione prof. Sciacchitano.
Oliveti vorrebbe spiegare, sempre soavemente, date le rilevanze penali e patrimoniali, perché non fece alcuna denuncia? In compenso cacciò dal consiglio di amministrazione chi presentò quell’esposto. Il prof. Giansalvo Sciacchitano.
L’esposto fu presentato in base alle risultanze emerse dal rapporto della società di consulenza SRI commissionato del consiglio di amministrazione.
Da tale rapporto emerge che non solo in Enpam erano stati fatti, impegnando ingenti risorse, investimenti ad alto rischio in contrasto alla normativa vigente (come sottolineato nella motivazione della Corte dei conti) ma anche che erano state pagate agli advisor ingenti commissioni (9,25%) fuori mercato.
A dimostrare la fondatezza dei rilievi della società di consulenza, la Corte dei Conti, per il danno subito dall’Enpam per perdita che ne è derivata da questi investimenti, ha poi chiesto ai responsabili un indennizzo di 65.799.236 euro
I Fatti : Il consigliere di amministrazione Prof. Giansalvo Sciacchitano e l’ex consigliere Di Lascio, venuti casualmente a conoscenza del rapporto della società di consulenza, (rapporto conosciuto solo dalla presidenza già dal Dicembre del 2010) richiesero invano (Parodi Oliveti, Malagnino) con ben tre lettere, di essere informati sul contenuto della citata relazione.
Il 18 Maggio 2011 Non avendo ricevuto alcuna risposta nè ufficiale nè informale da parte della presidenza, per non essere omertosi e per non venir meno a responsabilità personali penali e morali, ritennero doveroso rivolgersi alle autorità di questo Stato così peraltro come avevano preannunciato nelle tre lettere inviate alla presidenza sin dall’aprile 2011
Va sottolineato che l’esposto fu presentato in base alle stesse risultanze che si evidenziavano dal rapporto che la presidenza Enpam aveva ricevuto ben 5 mesi prima, presidenza che non ritenne di inviare alcun esposto alle autorità competenti. Ciò fu ritenuto doveroso dai firmatari dell’esposto: Il consigliere Sciacchitano ed i presidenti di Bologna, Catania,Ferrara, Latina, Potenza.

L’Enpam, malgrado i rilievi penali e patrimoniali evidenziati dalle recente sentenza, non presentò alcuna denuncia. Contrariamente a quanto si è voluto far credere nel processo penale non vi è stata assoluzione per il reato di truffa aggravata ma, come afferma la sentenza della Corte dei conti, non si è potuto procedere per intervenuta prescrizione. (pag.11-12 e seguenti della sentenza della Corte dei conti.)

Un ente pubblico quale è l’Enpam, visti i rilievi penali ed i danni patrimoniali subiti, non solo non segnalò nulla alle autorità competenti ma nei fatti non gradì la presentazione dell’esposto, tanto che il consiglio presieduto da Oliveti, con un parere pro veritate fornito da privati, fece fuori il consigliere di amministrazione Sciacchitano.
Successivamente, per evitare responsabilità patrimoniali e penali, il consiglio di amministrazione di fatto fu “costretto” a costituirsi parte civile nel processo avviato per la presentazione dell’esposto.
La Corte dei conti (e la Cassazione a sezioni unite) ha disposto oggi che l’Enpam deve essere risarcita di ben 65.799,236 euro per il danno subito.
Questo grazie alla denuncia del consigliere di amministrazione Sciacchitano.
Morale dell’Enpam : Giansalvo Sciacchitano fatto fuori dall’Enpam.

Gran parte dei consiglieri che, con Oliveti e Malagnino in testa, ancora oggi dirigono l’ENPAM con le laute prebende che tutti conosciamo e che sono un costo che grava sul bilancio dell’ente.

A pag. 10 la sentenza fa presente come il costosissimo consiglio di amministrazione, era (ed è) << … privo di adeguate competenze della materia in discorso>> e pag 19 <<..ai componenti del c.d.a che non avevano competenza in materia finanziaria >> pag 21 <<….come la maggior parte dei consiglieri fossero privi di competenze in materia>>.

Pensiamo sia diritto di tutti i medici chiedersi se ci sia una spegazione nel merito.  E perché si debba sostenere il mantenimento di un pletorico consiglio e super pagare questi signori. Perchè?


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