Atto d'accusa contro ogni forma di ingiustizia - Giornale periodico on line a carattere politico e culturale

rosy bindi presidente antimafia-ins

Il titolo non è una provocazione. Esprime la realtà delle pagliacciate antimafia degli ultimi due mesi. Le sfilate con gerbere e pagliacci sono servite per nascondere realtà molto più complesse ma di immediata rilevazione: uno – la pagliacciata di avere per anni attribuito alla mafia ( ‘ndrangheta ) la responsabilità di avere” inquinato”l’economia lombarda tentando di inserirsi nei lavori per l’Expo 2015.
Sappiamo da dieci giorni che ciò non è mai avvenuto. I veri inquinatori sono stati e sono imprenditori, banchieri, politici, inquisitori antimafia che per miliardi di euro si dono lanciati e gestiscono quei lavori.
E’ notizia di oggi l’assegnazione senza gare di lavori per 500 milioni di euro ai grandi mafiosi del Nord. Nel Sud la realtà è insieme documentata come più semplice e più infame.
A conferma di ciò pubblichiamo la denuncia che oggi primo Giugno 2014 ha presentato ai Carabinieri di Bruzzano la Signora Teresa Romeo dopo il furto, seguito a minacce di morte, del terzo cancello posto negli ultimi due mesi a tutela delle sua proprietà.
In un Paese civile i fatti denunciati dalla Signora Romeo avrebbero portato a una seria inchiesta e alle immediate dimissioni dei responsabili di quanto la stessa ha dovuto denunciare senza ottenere alcuna tutela.
Dalla Presidenza della Repubblica ai gloriosi uffici periferici dell’antimafia.
J’Accuse… ! pubblica il testo integrale della denuncia di cui più copie saranno inviate al Parlamento Europeo stante l’inutilità evidente di fare affidamento su quello nazionale.
Che promuove soltanto folkloristiche quanto indecenti sfilate antimafia.

Ecco la denuncia-querela per minacce e furti e reati associativi presentata oggi intorno a mezzogiorno alla Stazione dei Carabinieri di Bruzzano Zeffirio, nella locride in provincia di Reggio Calabria:

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Al Signor Comandante della Stazione Carabinieri di
                                                                                   BRUZZANO ZEFFIRIO
La sottoscritta Teresa Romeo, nata a FERRUZZANO il 26 Settembre 1933, ivi, residente in Via Turati, 6 ( dati relativi a oggetto denuncia-querela per minacce e furti e reati associativi)
    SPORGE FORMALE DENUNCIA E QUERELA COME SEGUE:
DI DOMENICA A FRONTE DI REATO  COMMESSO QUESTA NOTTE  -   URGENTISSIMO – 1 GIUGNO 2014 – DENUNCIA FALLIMENTO DELLO STATO DI DIRITTO – ABBANDONO, DEI CITTADINI CHE CHIEDONO GIUSTIZIA ALLE ISTITUZIONI LOCALI SEDICENTI ANTIMAFIA,  ALLA MERCE’ DEI CRIMINALI – NELLA LOCRIDE – IN CALABRIA – NEL SUD – IL TUTTIO NASCOSTO DIETRO ORGE ANTIMAFIA D’ACCATTO, ALLEATA DI FATTO DI GRUPPI CRIMINALI DAL MOMENTO CHE HA CONSENTITO, IN DUE MESI, IL TERZO FURTO DI UN CANCELLO POSTO A TUTELA DI PROPRIETA’ DI CITTADINI LASCIATI SENZA TUTELA, SENZA INDAGINI, SENZA DECENZA ISTITUZIONALE. La richiesta di giustizia sarà inoltrata anche a:
Signor Presidente della Repubblica quale garante della Costituzione e presidente del Consiglio superiore della magistratura
Commissione parlamentare antimafia – San Macuto
Presidente Consiglio dei ministri - Ministro interno
Comando generale Carabinieri
                                                                                           ROMA
INOLTRE SUL TERRITORIO A FRONTE DI INDECENTE REALTA’
.Alla Procura della  Repubblica presso il Tribunale
                                                                                                   LOCRI
Al Commissariato di Polizia di Stato
                                                                                           BOVALINO
Al Comando Compagnia e Stazione Carabinieri
                                                                                           BIANCO
Alla Procura Generale presso la Corte d’appello
Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale in funzione di direzione distrettuale antimafia
Al Comando della Guardia Costiera
Al Comando Gruppo Carabinieri
                                                                                     REGGIO CALABRIA
IL TERZO FURTO  DI CANCELLO IN DUE MESI E’ STATO RILEVATO VERSO LE ORE 24 DI IERI 31 MAGGIO 2014 DOPO INUTILI DENUNCE E RICHIESTE DI GIUSTIZIA:
“… DEL FURTO DI DUE CANCELLI IN MENO DI DUE MESI POSTI A TUTELA DELLA PROPRIETA’ DELLA SOTTOSCRITTA – PER QUESTO GIA’ DESTINATARIA CON I FAMILIARI DI MINACCE DI MORTE SENZA MAI ALCUNA SERIA INDAGINE – SEGNALAZIONE DI APPOSIZIONE OGGI, 23 MAGGIO 2014 DI UN TERZO CANCELLO CON ENNESIMA RICHIESTA DI TUTELA LEGALE DOPO I FURTI – IL PRIMO DEI QUALI PREANNUNCIATO IN PRESENZA DI APPARTENENTI ALL'ARMA CARABINIERI DI BRANCALEONE/BIANCO IL 26 MARZO 2014  – DEI CANCELLI POSTI A TUTELA DI PROPRIETA’ PRIVATA DELL’ESPONENTE IN LOCALITA’: Capo Torre, particella 24, fol. 38 mappa catastale di BIANCO, sovrastante la galleria sita sulla linea ferroviaria METAPONTO-REGGIO CALABRIA, progressiva chilometrica 423+123, limitante con strada ss 106 Jonica al Km. 72, Arenile Mare Jonio e linea ferroviaria – COME AGLI ATTI DEI MAGISTRATI, ANTIMAFIA E NON, DI LOCRI E REGGIO CALABRIA, DEL COMMISSARIATO DI P.S. DI BOVALINO E COMANDI CARABINIERI DI BIANCO
TUTTI EVIDENTEMENTE IMPOSSIBILITATI PER CARENTI DOTAZIONI AD ASSICURARE TUTELA LEGALE NONOSTANTE I FURTI SIANO STATI ACCOMPAGNATI DA MINACCE DI MORTE.
 La sottoscritta  Teresa Romeo, nata a FERRUZZANO il 26 Settembre 1933, ivi, residente in Via Turati, 6, con riferimento a quanto in premessa richiama all'attenzione dei Sigg.ri e Uffici  in indirizzo quanto DOCUMENTALMENTE risulta agli atti degli Uffici specificati e cioé:
1 – Di avere indirizzato richiesta di tutela legale il 26 Marzo 2014 quando ha proceduto all'apposizione di cancello a tutela della proprietà sopra specificata, segnalando come in precedenza "ignoti" ( facilmente individuabili ma mai individuati) lo avessero più volte rubato;
2 – Di avere indirizzato altra denuncia il giorno successivo all'apposizione del cancello per richiedere ancora tutela legale segnalando come sulla località sopraindicata, mentre gli operai inviati dalla sottoscritta erano intenti ad apporre il cancello, e dinanzi a pattuglia di Carabinieri presente sul posto, si fosse presentato tale MORABITO Domenico di Africo il quale tentava di impedire l'apposizione del cancello e minacciava esplicitamente che l'avrebbe fatto sparire;
3 – Di avere dovuto segnalare, con altra denuncia in data 7 Aprile 2014 l'avvenuto furto del cancello, così come era stato prospettato, richiedendo inutilmente indagini per individuare i responsabili.
 4 – Di avere fatto apporre altro cancello in data  28 Aprile 2014 - dandone ancora notizia a magistratura di LOCRI e REGGIO CALABRIA, COMMISSARIATO P.S. di BOVALINO e CARABINIERI DI BIANCO - a tutela della proprietà e dell'impianto turistico di proprietà e nel possesso dell'esponente, affrontando le relative spese e gli ulteriori rischi connessi con le minacce pronunciate – anche minacce di morte in passato – in relazione all'apposizione del cancello nonostante sentenza civile in possesso degli Uffici interessati;
5 – Di avere avvertito di ciò tutti gli Uffici e Istituzioni in indirizzo perché potessero  i poteri d'istituto a fronte delle pregresse constatate azioni delinquenziali che certamente sarebbero state ripetute e per scoprire i responsabili e
6 – Per impedire l'ulteriore perpetrazione di reati contro le persone e il patrimonio, individuare i responsabili e impedire che i reati, com'è avvenuto nel corso del mese trascorso, fossero portati a conseguenze ulteriori;
7 – Richiedendo le istituzioni interessate , ove ne fossero state prive, i mezzi tecnici necessari per lo svolgimento delle indagini che potessero portare a individuare i responsabili dei delitti fin qui perpetrati nella più assoluta impunità e impedire la reiterazione dei delitti medesimi;
8 – Richiedendo che venisse segnalato all'esponente esplicitamente l'eventuale impossibilità di svolgere le richieste attività di indagini e tutela in modo che la sottoscritta potesse attivarsi presso le altre Istituzioni responsabili in modo che le LL.SS. provvedessero a rifornirle dei mezzi necessari per lo svolgimento dei compiti d'istituto per la tutela della vita e dei beni dei Cittadini che, come l'esponente, chiedono giustizia senza ottenerla. Situazione tanto più grave in quanto i magistrati e comandi interessati, come sopra indicato, nell’ambito della specifica  competenza, devono essere dotati dei mezzi necessari  perché siano avviate idonee attività investigative che portino a impedire la perpetrazione di ulteriori delitti e a individuare colui e/o coloro che, come negli anni passati, certi della più assoluta impunità e sfruttando la forza intimidatrice del vincolo associativo e dello stato di assoggettamento e di omertà che ne deriva, hanno proceduto – come procederanno nuovamente come fa facilmente temere il furto dell'ultimo cancello – in meno di due settimane,  a distruggere e rubare i cancelli apposti il 26 Marzo 2014 e il 28 Aprile 2014.
Il tutto evidentemente finalizzato  a impadronirsi della struttura e della proprietà della sottoscritta tra Giugno (magari anticipando a Maggio l’azione) e Settembre. Sfruttando la forza intimidatrice illegale e certi di non avere nulla da temere a livello istituzionale e legale. Con gravissimo danno per la sottoscritta e i propri familiari – già destinatari, come risulta agli atti dei giudici e comandi indicati, anche di minacce di morte sulle quali non s’è neppure utilmente indagato – ma anche per quel che rimane di uno Stato di diritto.
A magistrati e comandi indicati più volte sono state consegnate copie dei seguenti documenti, copie tutte in loro possesso:
9 - La sentenza civile definitiva emessa dal Tribunale di LOCRI e che ha riconosciuto alla sottoscritta il possesso pieno ed esclusivo dei beni e impianto turistico illegalmente invasi da MORABITO intimandogli di astenersi da ogni comportamento successivo confligente con quanto sostenuto in sentenza;
10 –  La documentazione fotografica da cui risultano le precedenti apposizioni di cancelli di protezione successivamente divelti da “ignoti” mai individuati perché mai oggetto di serie indagini;
11 – La documentazione fotografica relativa alla occupazione della struttura e del terreno di proprietà della sottoscritta negli anni precedenti, sempre impunemente tra Giugno e Settembre;
12 – Le denunce di precedenti distruzioni e furti dei cancelli. Da ultimo di quelli apposti il 26 Marzo 2014 e il 7 Aprile 2014;
13 – Di quest’ultimo furto ( unico segno di attenzione istituzionale) la sottoscritta ha avuto notizia dal Commissariato P.S. di BOVALINO l’8 Maggio 2014. Quanto sopra premesso la sottoscritta;
   DOPO DI CIO’
14 – Il  23 Maggio 2014, ha fatto apporre altro cancello a tutela della proprietà come sopra individuata e ben conosciuta dall’Ufficio;
15 – Di avere provveduto, tramite il proprio difensore, Avv. Luciana Marando, a dare comunicazione immediata di tanto ai Comandi corrispondenti a numeri di segnalazione d’urgenza 112 e 113 per l’attivazione dei compiti d’istituto a fronte della gravissima realtà delinquenziale segnalata e verificata;
16 – Alle 24 di ieri, 31 Maggio 2014, anche quest’ultimo cancello è stato rubato. A conferma di inesistente tutela, ancora una volta qui richiesta.
Quanto sopra premesso, richiamando le denunce – querele agli atti degli Uffici in indirizzo per i TRE furti già realizzati senza alcuna seria reazione, pure a fronte della sicura previsione di tali reati, sporge anche per tale ultimo delitto
   FORMALE DENUNCIA E QUERELA E    CHIEDE
17 – Che sia disposto immediatamente un sopralluogo sui terreni specificati in premessa di proprietà dell’esponente per verificare quale sia al momento la situazione dei luoghi per evitare che, come purtroppo è avvenuto, si faccia ancora  confusione  tra il bene di proprietà della sottoscritta oggetto della richiesta di tutela legale contro ulteriori reati permessi e attuati da strutture criminali associate ed eventuale “concessione” su spiaggia che nulla ha a che fare con quanto in proprietà e posseduto dall’esponente;
18 – Che sia disposta l’acquisizione agli atti di indagine dei fogli di marcia e di servizio, delle relazioni di servizio dei Carabinieri che erano presenti sul posto il 26 Marzo 2014 e hanno ascoltato le minacce formulate;
19 – Che siano acquisiti i memoriali di servizio dei Comandi e Stazioni  interessati alla vicenda qui ancora denunciata dal 26 Marzo 2014 a oggi;
20 – PER IMPEDIRE CHE RUBATO PER LA TERZA VOLTA IL CANCELLO SI PROCEDA COME IN ANTICIPO DENUNCIATO ALL’OCCUPAZIONE DEL TERRENO IN DANNO DELLA SOTTOSCRITTA E BEFFANDO LA GIUSTIZIA.
Alla presente è da attribuire il valore di querela in relazione ai fatti esposti per tutti i reati che saranno ravvisati e/o compiuti e nei confronti di quanti ne sono e ne saranno ulteriormente responsabili sfruttando la forza intimidatrice del vincolo associativo e dello stato di assoggettamento e di omertà che ne deriva per conseguire benefici diretti con altrui danno, con la certezza di assoluta impunità com’è avvenuto. Perché possano essere immediatamente attivati i poteri istituzionali a tutela della Legge, della vita e dei beni dei Cittadini, impedendo la perpetrazione di ulteriori delitti, individuando i responsabili di quelli commessi e impedendo che vengano portati a conseguenze ulteriori. Con
   RICHIESTA
Di essere tenuta informata dello sviluppo e dell’esito della presente ex artt. 408 e segg. C.p.p. e ancora che a fronte dell’evidentemente forzata – per mancanza di mezzi, non volendosi ipotizzare altre ragioni – inattività investigativa e della mancanza di risultati nonostante la previsione degli eventi, le LL.SS. vogliano intervenire assicurando a magistrati, commissariati e carabinieri interessati sul territorio i mezzi necessari allo svolgimento dei compiti d’istituto, la scoperta dei responsabili dei furti già denunciati e dei criminali associati che li hanno commessi prima che si verifichi l’ulteriore tragica degenerazione in ambiente tristemente famoso per omicidi e delitti impuniti con indagini sempre “a carico di ignoti”.  
MANDATO: Per il deposito e/o l’invio della presente e per ogni altra utile incombenza – richieste istruttorie per serie investigazioni, dotazione di mezzi tecnici adeguati, intercettazioni telefoniche e ambientali - nomino anche come legale di fiducia e speciale  procuratore, oltre all’ Avv. Luciana Marando, l’Avv. Giuseppe Lupis con ogni facoltà di Legge, congiuntamente e disgiuntamente in caso di impedimento dell’uno o dell’altro avendo per rato e valido quanto andrà a fare nell’ambito delle richieste che precedono senza bisogno di ratifiche o conferme ulteriori.
Ferruzzano/Bianco, 1 Giugno 2014                        Teresa Romeo
                                                 

                                                 

di Nicola Scali

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