Questa è la lettera inviata da Silvio Berlusconi al direttore de "Il Foglio", Giuliano Ferrara e inoltrata anche al direttore di "J'Accuse" ieri sera alle 23,18. Puoi commentarla qui: https://www.forzasilvio.it/news/3869
Caro direttore, è vero, come Lei scrive, che il mio comportamento, così come descritto dai giornali in questi giorni, appare scandaloso. Ma il mio comportamento non è stato assolutamente quello che viene descritto ed io Le confermo, come ho già avuto modo di dirLe, che non ho fatto mai nulla di cui io debba vergognarmi.
A distanza di quattro lunghi anni, le numerose denunce/querele e gli esposti presentati nei confronti della ex e di taluni suoi legali sono tutt’ora in attesa di riscontro e intanto, chi scrive continua a “pagare” consistenti mantenimenti, spese legali, affitti, ecc. ecc.. A nulla è servito ribadire e documentare adeguatamente le assurde situazioni venutesi a creare per un “provvedimento presidenziale” emesso a seguito di separazione matrimoniale chiesta dalla donna per cambiare il percorso della propria vita senza alcun preavviso. I numerosissimi esposti presentati alla Procura, al CSM, e al Consiglio dell’ Ordine Forense per il comportamento di taluni legali, sembrano caduti nel nulla.
Lettera di una donna. Considerazioni amare intorno all'applicazione di una giusta giustizia che non c'è sul pianeta separazioni e divorzi. Sono una donna divorziata che convive con uomo separato umiliato, offeso e ridotto in miseria per i soliti assurdi provvedimenti giudiziari vistosamente di parte ( logicamente a favore della ex che non intende lavorare pur avendone tutte le possibilità e che continua a godersi la vita con lo stipendio e la villa del povero uomo e con il mantenimento del figlio, del quale lei dispone a suo piacimento, poiché gli viene accreditato direttamente sul proprio conto corrente esclusivo, nonostante il giovane sia maggiorenne da alcuni anni ed è economicamente autosufficiente perché percepisce un regolare stipendio statale ). Sono una donna e apprezzo e condivido in pieno, senza pregiudizi “di casta”, la battaglia che viene portata avanti da uomini. Dai padri separati, per raggiungere una vera parità tra i sessi e per fare effettivamente gli interessi dei poveri figli contesi dai genitori quando questi decidono di separarsi.
Da un ex marito la cui fiducia è stata tradita dalla moglie e dalle Istituzioni
Sicuramente i lettori rimarranno sconcertati da una simile affermazione. Diranno: chi scrive questo è sicuramente fuori di testa. Ma non è cosi. A fare una simile affermazione ci si arriva quando non se ne può più. Quando un padre ( uno dei tantissimi a vivere certe situazioni ) diventa vittima del sistema. La disperazione e l’esasperazione alle quali vengono portati moltissimi uomini a seguito delle separazioni matrimoniali, purtroppo, portano inevitabilmente a questa conclusione. E’ un dato di fatto. Il matrimonio è diventato un CONTRATTO CAPESTRO con il quale l’ uomo firma la sua condanna a vita, e… non c’è più possibilità di uscita !!!
Ennesimo tragico atto: Padre uccide la figlioletta e il suo cane e poi si toglie la vita. Non ha retto la separazione. Che le Autorità intervengano Le separazioni coniugali generano ancora dolore , morti e spargimenti di sangue. Le cronache degli ultimi giorni non abbisognano di commenti. Ogni anno sono centinaia i padri che, portati alla disperazione, si tolgono la vita e, spesso, la tolgono anche ai loro cari figli dai quali non vorrebbero essere separati ( cosa che puntualmente avviene con i provvedimenti giudiziari emessi a seguito delle separazioni ). Per non parlare, poi, degli atti di violenza che vengono perpetrati in preda all’ esasperazione. Ormai è un vero e proprio bollettino di guerra .